Tecnologia, antropologia e relazioni amorose.

Pubblicato: 30 novembre 2010 in Interventi

L’ipad è il regalo più richiesto a Babbo Natale dei bambini americani e in Italia se ne prevede la vendita di oltre 600.000 entro fine anno, un successo incredibile se si pensa che la tavoletta è stata messa in vendita meno di sei mesi fa. Ma c’è chi rilancia e dice che entro un anno ne verranno vendute oltre 40 milioni nel mondo, senza considerare che nel 2011 uscirà pure la tavoletta blackberry (già presente con un bel cameo nell’ultimo clip dei balck eyed peas) che, da alcune prove “di parte”, sembra pure più performante rispetto a quella della Apple.

Questi dati solo per dare un senso alla dimensione, in realtà non mi interessa l’aspetto tecnologico. Mi interessa molto di più quello antropologico. Stiamo vivendo in un periodo di grande incertezza ma anche di grande eccitazione. Siamo nell’occhio del ciclone di un cambiamento globale e radicale che riscriverà la società e la stessa antropologia dell’uomo. Figuriamoci, quindi, cosa resterà del sistema della comunicazione nato nel secolo scorso.

Ma se tutti ormai ci siamo resi conto del cambiamento in atto, nessuno sa cosa succederà domani, perché nessuno è ancora in grado di comprendere gli effetti di tutte le novità introdotte in questi ultimi anni (e mesi), senza considerare che prima di domani ne verranno introdotte delle nuove.

Ma ripeto, non mi interessa l’aspetto tecnologico. Mi interessa quello antropologico, mi interessa il resto. E’ come se vi chiedessi che differenza c’è tra il motore a scoppio e le relazioni amorose. Apparentemente nessuna, ma senza motore a scoppio, senza vespe, scooter e automobili dotate di sedili reclinabili, quante storie d’amore non sarebbero mai nate o non si sarebbero mai consumate? E allora credo che l’unica soluzione che ci rimane sia  goderci questo cambiamento epocale e queste splendide relazioni amorose. Provando a dare il nostro modesto contributo.

alessandro@wwlab.it

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